Parco e PNRR lavori in corso

L’area a sud-est del Parco di Monza, abbracciata dal muro di cinta, il fiume Lambro e viale Cavriga, ha una storia che risale al 1921, quando l’Università degli Studi di Milano ne ha ricevuto concessione d’uso dal Demanio.

Il sistema di viali e rondò alberati che un tempo adornava l’area rappresenta oggi un affascinante frammento di storia. Le prime fotografie aeree del 1936 ci offrono uno sguardo nostalgico su un passato in cui questi viali erano maestosi e rigogliosi. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, il tempo ha lasciato il suo segno. La mancata manutenzione ha portato alla formazione di un’area boscata indivisa a nord e di un’ampia zona prativa a sud con un impoverimento graduale di questo paesaggio.

Un primo intervento di recupero risalente agli anni ’90 ha parzialmente restituito il disegno originale di quest’area. Nel contesto del programma triennale di manutenzione e riqualificazione del Parco di Monza, finanziato dalla Regione Lombardia, si è assistito alla ricostituzione della raggiera del rondò del Cedro, fino a quel momento immersa nella parte boscata, e alla nuova messa a dimora del doppio viale alberato che attraversava l’area da est a ovest.

Recentemente, grazie ai finanziamenti di un bando del Ministero della Cultura, l’area sta vivendo un’importante trasformazione con l’avvio dei lavori di riqualificazione e restauro conservativo.

Si sta lavorando alla ricostituzione dei viali alberati storici con l’obiettivo di recuperare il disegno originale, e al restauro della Cascina Pariana, unico edificio presente in quest’area. Il progetto non si limita a preservare la testimonianza storica (come previsto dal PNRR M1 C3 – Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, al quale si rimanda per ulteriori in merito agli scopi del finanziamento ottenuto) ma mira anche a creare uno spazio di ricerca sul verde urbano, fornendo la possibilità a cittadini e visitatori del Parco di poter godere di un ambiente rinnovato e aperto a tutti.

Questo permette di interpretare pienamente le motivazioni della cessione d’uso dell’area all’Università degli Studi di Milano risalente al secolo scorso, indirizzando le attività di ricerca alla destinazione d’uso del parco urbano, ossia alle corrette pratiche manutentive e gestionali delle aree verdi in città, con l’utilizzo di specie adatte al cambiamento climatico. In un’ottica di ricerca, le proposte di intervento sono state elaborate da un team di agronomi e paesaggisti, con il coinvolgimento delle competenze scientifiche dei ricercatori dell’Università degli Studi di Milano.

Più di 800 alberi, oltre 400 arbusti e 125 metri di siepi saranno piantati, contribuendo a offrire rifugio per la fauna locale e a migliorare la qualità dell’aria. Gli interventi forestali in corso hanno lo scopo rinnovare le aree boscate, eliminare la vegetazione arborea e arbustiva esotica, infestante, compromessa o disseccata, avendo cura di preservare esemplari di dimensioni significative e di specie autoctone o naturalizzate, anche nelle fasce più prossime ai filari. Tutti gli interventi sono svolti in modo da tutelare la fauna selvatica nel rispetto della Direttiva 2009/147 CE e dell’Art. 3 del DPR 31/03/79.

Macchie di vegetazione arbustiva autoctona verranno, inoltre, inserite lungo la cinta, habitat per insetti e piccoli animali e al contempo contributo alla conservazione delle specie vegetali locali. I lavori includono anche la sistemazione dei percorsi esistenti per agevolare e rendere inclusiva la fruizione del parco, e la riqualificazione di 3 aree di sosta per consentire ai visitatori di godersi il parco in modo confortevole e accogliente.

La conclusione di questo ambizioso progetto è prevista per la fine del 2024. Sarà un momento emozionante per tutti coloro che amano il Parco di Monza, perché vedranno questa zona trasformarsi in un luogo ancora più invitante e inclusivo, dove storia e natura si intrecciano in un ambiente senza tempo.

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