Attraversando il Parco oggi si riconoscono ancora i tracciati delle rogge create a questo scopo come la Roggia Molinara che da San Giorgio di Biassono raggiungeva i Mulini Crotti (o Mulini di San Giorgio) e poi proseguiva fino alla Fagianaia Reale, dove era in parte deviata nella Roggia della Pelucca, oppure quella dei Mulini Asciutti che correva a est del Lambro e, attraverso la Chiusa dei Bertoli, raggiungeva gli omonimi mulini. Altre rogge ormai scomparse erano la Roggia Gallarana, la Roggia Ghiringhella e la Roggia dei Frati che irrigava i campi del convento di Santa Maria delle Grazie. Le rogge irrigue non funzionavano in continuazione, ma per precisi periodi, scadenzati in giorni e ore per ogni roggia e per ogni campo da irrigare.