016. Sul palco della Dama con l’ermellino, Palazzo Carmagnola-Gallerani - Grand Tour nel cuore della Lombardia

Sul palco della Dama con l’ermellino, Palazzo Carmagnola-Gallerani

Il Piccolo Teatro di Milano,  fondato il 14 maggio 1947 da Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi, è noto per essere il primo teatro stabile pubblico in Italia. Oggi è composto da tre sale: Il teatro Studio Melato, dedicato all’attrice Mariangela Melato e ricavato dall’ottocentesco Teatro Fossati, la sede principale, inaugurata nel 1998, che porta il nome di Teatro Strehler, e la sede storica, ribattezzata Teatro Grassi, restaurata nel 2009 restituendo alla città l’attiguo chiostro rinascimentale. L’origine di quest’ultimo palazzo affonda nella Milano viscontea. Nel 1415 Filippo Maria, ultimo duca della dinastia, lo cede a Francesco Bussone, uno dei condottieri più apprezzati dell’epoca, meglio conosciuto come conte di Carmagnola, protagonista della celebre tragedia del Manzoni, grazie alla quale la sua memoria è consegnata ai posteri. Poco dopo il Carmagnola passa al soldo di Venezia, ma su di lui si addensa l’ombra del traditore, così che i veneziani finiscono col decapitarlo nel 1432, sospettato una seconda volta di doppiezza. Il suo palazzo è ereditato dalla figlia Luchina, che va in moglie a Luigi Dal Verme. L’antica famiglia di origine veronesi cade in disgrazia dopo l’affermazione di Ludovico il Moro. Il nuovo signore di Milano, dopo essersi sbarazzato di Pietro Dal Verme, figlio di Luigi e Luchina, ne incamera i possedimenti. Palazzo Carmagnola viene donato alla sua amata, Cecilia Gallerani, immortalata da Leonardo da Vinci nel dipinto la Dama con l’ermellino, oggi nel Museo Czartoryski a Cracovia. Cecilia ha solo sedici anni quando conosce il duca, è graziosa e leggiadra, lui perde subito la testa. La donna non è soltanto bella, è anche intelligente e curiosa. La giovane età non le è d’intralcio, sa tenere testa a chiunque. Potrebbe trascorrere tutto il resto della sua vita a corte, perché tutti sanno che è la protetta di Ludovico, compresa la moglie Beatrice che però non può opporsi. Eppure Cecilia non si accontenta di essere la favorita, ha bisogno di costruire una propria vita, che non sia semplicemente il riflesso di quella d’altri. Quando dà alla luce Cesare, il figlio avuto dal Moro, la sua posizione diventa indifendibile. Ludovico è costretto a scegliere e, assecondando la consorte, l’allontana dal castello. Per Beatrice non ci sarà comunque pace, perché non molto tempo dopo il duca finirà tra le braccia di Lucrezia Crivelli, anch’essa immortalata da Leonardo nella Belle Ferronnière, oggi al Louvre. Cecilia, invece, amante delle arti e della letteratura, dà vita a Palazzo Carmagnola e nelle altre su proprietà – tra cui Villa Medici del Vascello, nel cremonese, residenza del marito, il conte Ludovico Bergamini – a un cenacolo frequentato da poeti e intellettuali e intrattiene una duratura amicizia con Isabelle d’Este.

Palazzo Carmagnola-Gallerani

Via Rovello 2

piccoloteatro.org