La ciclabile dell’Adda corre proprio a ridosso del letto del fiume e offre una natura stupenda ed in alcuni tratti incontaminata.
Questo tratto del fiume Adda, da Cassano fino a Lecco ha avuto, ed ha tutt’ora, un’importanza strategica e troviamo quindi sia progetti leonardeschi che opere moderne per sfruttare la sostenibilità che una risorsa come il fiume può dare.
Il traghetto di Leonardo si trova a Imbersago, naviga tra le 2 sponde del fiume sfruttando solo l’energia dell’acqua.
Nel nostro tragitto incontreremo ben 4 centrali idroelettriche. Di queste è di orgoglio ricordare che la Centrale Esterle quando è stata realizzata era la più potente in Europa e seconda solo alla centrale americana sulle cascate del Niagara.
Arrivati a Crespi d’Adda è stato come fare un tuffo nel passato. Questo villaggio operaio fondato nel 1877 e rimasto pressoché intatto, oggi è Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Unesco). A fondarlo un imprenditore tessile, Cristoforo Crespi, che qui trovò alla fine del 1800 le condizioni per costruire il suo cotonificio: acqua per produrre energia e manodopera in abbondanza.
Iniziò così l’edificazione attorno alla fabbrica, di abitazioni per gli operai e i dirigenti, facendo di Crespi d’Adda un luogo unico nel suo genere
Alzando lo sguardo all’altezza di Paderno si ammira in tutta la sua maestosità il famoso ponte in ferro che sovrasta la gola in cui scorre il fiume. All’epoca della sua costruzione era il più alto ponte ad arco al mondo realizzato con la stessa tecnica della Torre Eiffel, senza saldature, simbolo del trionfo industriale di fine Ottocento.
Pedaleremo di fianco alle rapide e dal santuario di santa Maria alla Rocchetta potremo ammirare un panorama stupendo.
Giunti a Lecco potremo passare a salutare Alessandro Manzoni, la cui statua è in centro alla città per poi fermarci sul lungolago per una sosta prima di rientrare comodamente con il treno.
La pista è lunga circa 50km ed è tutta pianeggiante, quindi facilissima ed alla portata di tutti.