041. Ponte di Paderno, un durevole capolavoro di ingegneria - Grand Tour nel cuore della Lombardia

Ponte di Paderno, un durevole capolavoro di ingegneria

Il più celebre tra i ponti che scavalcano l’Adda è senza dubbio quello di Paderno, una delle opere ingegneristiche più ardite dell’Ottocento. Ai giorni nostri è unanimemente considerato un prezioso simbolo dell’archeologia industriale in Italia. Inaugurato nel 1899, è costruito dalle Officine Nazionali di Savigliano, che pochi anni prima aveva già realizzato quello di Trezzo, su progetto dell’ingegnere svizzero Julius Röthlisberger. L’ardita struttura è sostanzialmente identica al Viaduc de Garabit, realizzato quattro anni prima in Alvernia da Gustave Eiffel, l’ideatore della celebre torre parigina. Un arco di ferro proteso da sponda a sponda sorregge la ferrovia e la strada, che corrono a un’altezza di circa 85 metri dal letto del fiume. Dal ponte San Michele, questo è il suo nome sebbene i più lo conoscano come ponte di Paderno, la vista spazia sul canyon profondo. Il suo progettista si prodiga in studi e calcoli approfonditi per garantire la stabilità dell’opera, che difatti è giunta intatta fino ai nostri giorni. Eppure perdura una leggenda secondo cui Röthlisberger si sarebbe suicidato prima del collaudo per timore di un fallimento. Non è affatto vero, in realtà muore di polmonite oltre un decennio più tardi nella sua casa in Francia.

Ora il ponte tra Paderno e Calusco, insieme ad altri cinque ponti di ferro ad arcata situati in Francia, Portogallo e Germania, ambisce ad entrare nella World Heritage List dell’UNESCO.