120. Perle di Inverigo - Grand Tour nel cuore della Lombardia

Perle di Inverigo

Conosciuta anche come balcone della Brianza, Inverigo diviene presto nota quale ameno luogo di villeggiatura. Nonostante le profonde trasformazioni degli ultimi decenni, alcuni monumenti continuano a raccontare la bellezza e lo splendore di questo paese. Villa La Rotonda, uno dei suoi simboli, svetta dalla collina più alta. Oltre all’imponenza dell’edificio e alla fama dell’ideatore, Luigi Cagnola, celebre costruttore dell’Arco della Pace di Milano, la dimora è rinomata anche per il grandioso parco e il viale costeggiato da un filare di cipressi che in passato la collega a Villa Crivelli, l’altra monumentale villa patrizia presente a Inverigo costruita da Leopoldo Pollack. Parco Crivelli, ai tempi di maggiore splendore della casata, si stende tutto attorno alla dimora. La sua notorietà è testimoniata dalle visite di noti letterati, dal Foscolo a Porta e a Stendhal. Fino ai primi decenni del Ventesimo secolo è inserito nella lista dei più importanti giardini d’Italia. Dopo la messa in vendita, però, ha subito un degrado inarrestabile. Merita una menzione speciale anche il santuario di Santa Maria della Noce, eretto in memoria di un evento miracoloso avvenuto nel 1501, uno tra i più importanti templi mariani della diocesi di Milano del Cinquecento.

In località Pomelasca si incontra Villa Sormani di Missaglia. Il fondo su cui sorge giunge alla famiglia Sormani nel 1786, quando donna Giulia Squarcia di Giussano sposa il conte Cesare Sormani portando in dote la proprietà. Nel 1808 il nuovo proprietario affida all’architetto monzese Carlo Amati il compito di ammodernare l’edificio. Viene eliminata gran parte della struttura secentesca per lasciare spazio a un nuovo complesso dalle forme e linee di gusto neoclassico. La facciata principale, su tre piani, è animata da numerose finestre e un elegante balcone al centro. Quella verso sud guarda il giardino all’italiana. Sul lato nord si sviluppa invece un ombroso parco all’inglese contraddistinto da alberi di grandi dimensioni. Un gruppo di snelle e alte palme conferisce infine un’atmosferica esotica alla parte di giardino ricavata sullo stesso piano della villa. Una scalinata in pietra collega questo livello a quello sottostante, ottenuto mediante lavori di scavo per aprire meglio la vista sul paesaggio circostante. Poco distante, ma in comune di Lurago d’Erba, c’è Villa Sormani Andreani Verri, in splendida posizione panoramica. Le due dimore sono separate da campi verdeggianti e sinuose balze che animano un paesaggio fiabesco. La casa luraghese viene costruita nel 1783 assecondando il sogno del conte Alessandro Sormani, che desidera per la sé e la sua famiglia una dimora con le stesse linee architettoniche di una residenza provenzale di cui si è innamorato. La residenza nasce sulle tracce di un edificio preesistente del quale rimane visibile una torre con finestra gotica. Dai suoi giardini all’italiana, con molte piante esotiche e pregiate, si gode una vista meravigliosa sui territori dell’alta Brianza.

A Cremnago, altra frazione di Inverigo, spicca il complesso monumentale di proprietà dei conti Perego che nel ricco e articolato panorama delle dimore signorili della Brianza è senz’altro da annoverare fra le maggiori. Una sorta di reggia tra case principesche. Nascosto tra gli edifici della piccola frazione d’Inverigo, il maestoso palazzo appare d’improvviso nello squarcio che s’apre su piazza Vittorio Emanuele. Grazie alla posizione rialzata, il fianco orientale e l’intera facciata a tramontana incombono sulle sottostanti vecchie corti e la piccola chiesa, che nel loro insieme suscitano un’impressione di pace raccolta. Il palazzo, una volta al centro di una grande proprietà terriera che i conti Perego possedevano già nel Cinquecento e che più tardi viene divisa tra altri rami della famiglia, è fatto costruire dal canonico Giovanni Perego, abate nella chiesa di San Nazzaro a Milano, grande umanista e amante dell’arte. I lavori di costruzione cominciano attorno 1740 utilizzando parte delle fondamenta di un edificio preesistente. Alcuni studiosi attribuiscono la fabbrica al catalogo dell’architetto Carlo Giuseppe Merlo, ma appare plausibile far discendere la rigorosa composizione architettonica che si ammira ancora oggi a Giuseppe Piermarini. L’effige del celeberrimo architetto, disegnatore della villa Reale di Monza e del Teatro alla Scala, occhieggia nel portico trabeato ad avvalorare la tesi del suo intervento. Di fronte al corpo unico della villa s’estende il giardino all’italiana d’origine cinquecentesca, il più antico dei tre che contornano l’edificio. Dall’antico brolo parte l’asse prospettico che si spinge verso Nord, oltrepassando a cannocchiale la villa e la corte rustica delle scuderie. La facciata principale dell’edificio, compatta e imponente, mostra quattro livelli: il piano terra, l’ammezzato, il piano nobile e, infine, nella sola parte centrale, un ultimo piano a tre finestre che sormonta la linea di gronda. Ricca e sontuosa è l’architettura degli spazi interni, che richiama nella distribuzione degli ambienti uno schema tradizionale di rappresentanza. La villa non è l’unico episodio architettonico importante del complesso di Cremnago. Un altro intervento di gran pregio è quello eseguito da Simone Cantoni, cui don Luigi Perego affida la costruzione delle scuderie retrostanti. Il complesso monumentale, dichiarato monumento nazionale fin dal 1906 e riconosciuto come uno dei più prestigiosi e meglio conservati nel Nord Italia, oggi apre i suoi cancelli per ricevimenti, meeting e ogni genere di location.

 

Palazzo Perego

Via Privata Perego

Inverigo

villaperego.it