In genere la figura di Maria Gaetana Agnesi viene ricordata per la presenza di ville appartenenti alla sua facoltosa famiglia, dove lei stessa soggiorna in vari periodi della sua vita. Accade sul colle di Montevecchia. O a Varedo, dove in località Valera esiste tuttora una dimora signorile di origini seicentesche, ampliata nel Settecento e trasformata in residenza estiva dagli Agnesi. Oppure a Bovisio Masciago, anche qui è presente una villa di famiglia. Maria Gaetana Agnesi, però, merita di essere conosciuta per ciò che ha fatto in vita. Figlia di Pietro Agnesi e di Anna Brivio, nasce a Milano il 16 maggio 1718. Apprende ancora bambina parecchie lingue, italiano, latino, greco, francese, spagnolo, tedesco ed ebraico. A nove anni difende in pubblico, nel salotto del padre, dove affluiscono ospiti e studiosi per conoscere la colta giovincella, il diritto delle donne ad avere accesso all’istruzione nella scienza e nelle arti. L’Agnesi si dedica alla studio della filosofia e delle scienze matematiche e sono proprio le ricerche in tale campo a renderla famosa. Nel 1738 pubblica le Prepositiones philosophicae dove disserta di logica, ontologia, meccanica dei gravi, dei fluidi, dei corpi elastici. Dieci anni più tardi è la volta delle Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana, due volumi nei quali ordina gli studi compiuti per anni sul calcolo infinitesimale. Nell’opera divulgativa illustra con estrema chiarezza anche una curva algebrica, divenuta poi nota come versiera di Agnesi. La sua fama ormai valica i confini. Riceve il plauso di Papa benedetto XIV e nel 1749 la gloriosa Università di Bologna, le offre una cattedra di Pubblico Lettore di Matematiche. Maria Gaetana, però, preferisce dedicare il resto della sua esistenza alle opere di carità. Nel 1771 viene chiamata dal cardinale Pozzobonelli a ricoprire l’incarico di direttrice e visitatrice del quartiere delle donne del nuovo Pio Albergo dei poveri. Condivide la vita delle ospiti vivendo in semplici locali e si dedica con le ricoverate anche ai lavori femminili. Si spegne il 9 gennaio 1799. Nel 1991 gli scienziati americani responsabili delle scoperte spaziali scelgono di ricordarla denominando Agnesi un cratere del pianeta Venere.