Il celebre Cammino che dai Pirenei raggiunge Santiago in Galizia, a pochi chilometri dalle sponde dell’Oceano Atlantico, l’itinerario culturale numero uno dell’Europa, da tempo ha qualcosa di analogo in terra brianzola. È il Cammino di Sant’Agostino, concepito originariamente per raggiungere e collegare nelle sue varie tappe i Santuari mariani presenti sul territorio. Del resto in Brianza la venerazione della Madonna madre di Cristo e della Chiesa si è manifestata in un’impressionante serie di edifici di culto e più in generale di testimonianze popolari di fede tuttora ben evidenti nella miriade di immagini, edicole sacre, cappelle e cappellette, grotte mariane. Ad arricchire questo patrimonio pressoché unico va a unirsi il domicilio di Sant’Agostino di Ippona in Brianza nel paese di Cassiciacum, identificato con Cassago, chiaramente documentato dallo stesso santo nelle Confessioni in quel periodo della sua esistenza successivo alla conversione e di poco antecedente il battesimo per mano del vescovo Ambrogio. Il simbolo di questa conversione è rappresentato da una cintura che la Madonna dona in apparizione a Santa Monica, madre di Agostino. Pur essendo esplicita la valenza religiosa mariana e spirituale del Cammino, esso può essere percorso anche in chiave più laica, praticato cioè solo al fine di distaccarsi per qualche giorno dalle proprie preoccupazioni oppure per dedicare un po’ più tempo alle cose che contano davvero. O addirittura può essere vissuto molto più semplicemente come momento di svago e di vacanza intelligente, da assaporare a piedi o in bicicletta, quindi come un vero e proprio percorso di turismo sostenibile.
Il Cammino di Sant’Agostino si compone di una rosa e di un gambo. La rosa è il percorso circolare originario che unisce tra loro 50 santuari mariani. Il gambo collega invece le città di Monza, Milano, Pavia e, infine, Genova. Nel capoluogo lombardo il pellegrinaggio tocca la basilica di Sant’Ambrogio e il battistero ipogeo, sottostante il sagrato del duomo, dove Agostino è battezzato la notte di Pasqua del 387. A Pavia, invece, fa tappa nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove dal settimo secolo sono custodite le spoglie del santo, provenienti da Genova attraverso la Via del sale. Infine, il Cammino si spinge fino nel Nord Africa, per scoprire le radici unendo i percorsi nativi tra Tunisi-Cartagine, Tagaste e Ippona. L’itinerario tra la Brianza, Monza, Milano e Pavia è suddiviso in 26 tappe, una per giorno, per un totale di 620 chilometri. Il gambo genovese ha una lunghezza di 110 chilometri, percorribili all’incirca in dieci giorni. Sul sito ufficiale sono disponibili percorsi e tracce gps, una descrizione dei 50 santuari mariani e dei luoghi agostiniani, informazioni sulla rete di ospitalità.
Il Cammino di Sant’Agostino
camminodiagostino.it