Civate è paese di monte e di lago. Difatti dalle pendici del Cornizzolo si stende fin sulle sponde del lago di Annone, con la frazione di Isella. È il più orientale e il più vasto dei laghi Briantei, diviso in due bacini proprio dalla stretta penisola di Isella, che penetra nelle acque per quasi un chilometro, e dal promontorio di fronte su cui sorge il paese di Annone. Il paesaggio circostante è puro incanto: a nord e a nord este si alzano il Cornizzolo e il Monte Barro, a meridione il bacino lacustre è coronato da morbide colline. Nelle acque di Annone si specchiano altri paesi che meritano una visita: su tutti, Annone e Oggiono. Borgo murato in epoca medievale, in passato collegato alla penisola di Isella e dunque a Civate con un ponte che gli spagnoli fanno abbattere nel Seicento, Annone annovera fra le sue bellezze la chiesa di San Giorgio, posta sopra un pittoresco poggio isolato. Il luogo un tempo è occupato da un oratorio, presumibilmente benedettino; di quel periodo resta il campanile romanico, risalente alla seconda metà del secolo XI. Le forme attuali dell’edificio si devono agli interventi eseguiti dal 1479 al 1481: fronte a capanna, aula unica, presbiterio a pianta quadrata, volta a crociera. L’abside quadrangolare è impreziosita da un ciclo di affreschi rinascimentali attribuito al Maestro della Pala Sforzesca, l’enigmatico leonardesco per il quale non si è ancora riusciti a trovare un nome, la cui opera più famosa è conservata alla Pinacoteca di Brera.
Per godere al meglio degli scorci panoramici sul lago e sulle montagne è consigliabile pedalare lungo la ciclabile del lago di Annone, percorribile in ogni stagione. È lunga 14 chilometri, la maggior parte dei quali si sviluppa su un sentiero dedicato. Lambisce canneti, boschetti, belle ville e aziende agricole. Fa parte della Ciclovia dei laghi, percorso che collega il lago di Lugano con la sponda orientale del lago di Como, fino a Colico.
La ciclabile del lago di Annone tocca anche Oggiono. Il suo nome evoca all’istante quello di Henri-Marie Beyle, meglio conosciuto come Stendhal, che nell’agosto del 1818 compie un breve viaggio in Brianza, in compagnia dell’amico Giuseppe Vismara, toccando anche questo borgo lacustre. Lasciamo la parola a lui, riproponendovi un brano estratto dal Voyage dans la Brianza: «Oggiono, 27 agosto 1818 […] La padrona di casa ci indica ad Oggiono l’albergo…, dicendoci: “Ci sono due belle donne senza uomini”. La strada attraversa dei castagneti; il sole che faceva capolino ad ogni momento mi dava fastidio. Vedevamo il lago molto in basso, a sinistra, e ci appariva come diviso in due da una lingua di terra. Traversiamo Annone; qui la vista cambia e si fa ancora più incantevole; ci sono a sinistra dei laghi e al di là di questi delle orribili montagne nude; vediamo a destra bellissime colline, coperte d’alberi e non molto alte, poi ancora a destra, in lontananza, la casa Crivelli e la Rotonda del marchese Cagnola.
Eccoci ad Oggiono, nei pressi dell’albergo; la nostra guida è scomparsa; vediamo una bellissima donna con un fanciullo. Le rivolgiamo qualche parola cortese e la seguiamo; era precisamente una delle due donne dell’albergo. Anche l’altra non è brutta; in un primo momento, ho forse lodato un po’ troppo la bella Luigia. È una bellezza che non ha niente di greco, perciò tanto più ammirevole ed originale. Figure simili si vedono nei pittori veneziani. Andiamo a prendere il caffè, e di là al lago. Sentivo che avrei avuto un momento di piacere intenso. Il caffè, preso in quelle condizioni mi rimescola il sangue. […] Oggiono, 28 agosto 1818 […] Alle nove andiamo alla passeggiata sopra la chiesa. Non ricordo di aver mai visto le stelle così brillanti. È strano che gli italiani, che sanno collocare così bene le loro chiese, non abbiano messo quella di Oggiono duecento passi più su; la si sarebbe vista da tutto il lago. Invece si distingue soltanto il campanile, senza la chiesa né le case. Bellissima discesa in mezzo ai castagni da Oggiono al lago».
Autentica perla di Oggiono è il battistero ottagonale, restituito al suo originario splendore da un lungo e accurato restauro. Tra i più significativi monumenti del romanico lombardo, è dedicato a San Giovanni Battista. Viene eretto intorno all’ano Mille su un edificio di epoca alto medievale. Le pareti interne sono affrescate con figure di Santi, opera di diversi autori fra il Quattrocento e il Cinquecento. I dipinti murali più antichi sono conservati nell’abside: nei frammenti si possono ancora individuare seppure con fatica la mano benedicente del Cristo Pantocratore centrale del catino, parte della mandorla, un frammento della figura dell’Uomo-Matteo e una teoria di Santi. Accanto al battistero è edificata la chiesa plebana dedicata a Santa Eufemia.
Chiesa di San Giorgio
Via Cabella Lattuada
Annone di Brianza
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Battistero di San Giovanni Battista
Piazza della Chiesa
Oggiono
comune.oggiono.lc.it